Iter diagnostico

Tra i meccanismi causativi della lesione bisognerebbe riuscire a distinguere quelli che hanno elevata probabilità di causare strappamento delle radici e quelli che invece presentano un traumatismo semplice delle strutture nervose del plesso.

I principali motivi di questo dipendono dalle possibilità di miglioramento spontaneo che nelle situazioni di stiramento, ad es.del nervo sciatico, sono elevate (vedi fig. sottostanti), mentre sono pressoché nulle in occasione di rotture nervose o di avulsione delle radici che costituiscono il nervo stesso.

Per queste ragioni cambiano anche la tempistica e l'atteggiamento clinico generale che deve essere tenuto.

Nelle lesioni da stiramento ci si affida ad un trattamento conservativo eventualmente lasciando il compito di perfezionare il risultato alla chirurgia tardiva mediante transfer tendinei, mentre nelle rotture del nervo e nelle avulsioni radicolari é sensato pensare ad un trattamento microchirurgico precoce.

 

Le avulsioni radicolari o la loro assenza si accertano con l'esecuzione di una mielografia con TAC o di una RM 3D con sequenze CISS. I due esami sono equivalenti nella capacità diagnostica, anche se hanno caratteristiche diverse. La RM 3D non utilizza mezzo di contrasto e sfruttà la diversa risuonabilità del liquor alla variazione del campo magnetico.

La mieloTC richiede invece l'introduzione di mezzo di contrasto attraverso una puntura lombare ma é indispensabile in tutti quei casi (e non sono pochi) in cui vi é del materiale metallico di sintesi che ostacola l'esecuzione della risonanza magnetica. Il disagio della puntura lombare é comunque contenuto e le complicazioni estremamente rare.

 

Anche la Elettromiografia ha un suo preciso ruolo nel definire il grado di coinvolgimento di muscolature non facilmente indagabili come quella glutea e quella del piano perineale, mentre ha valore più limitato nello studio di altre aree muscolari di facile indagine clinica (come la funzione della gamba e del piede).