Le lesioni del plesso brachiale nell'adulto

(per i neonati vedi paralisi ostetriche)

 

 

Si tratta di una interruzione generalmente traumatica (75% dei casi sono dovuti ad incidente di moto) della conduzione nervosa attraverso l'intreccio (plesso) di radici nervose in uscita dal midollo spinale. Dall'intreccio di queste radici si formano i principali nervi che regolano i movimenti dell'arto superiore.

In altri casi il danno può essere immediatamente successivo ad un intervento chirurgico (es. asportazione di "linfonodo" laterocervicale) o legato agli esiti di un vecchio intervento per un tumore (es. mammella o polmone) anche di molti anni prima, irradiato e non. Per questo ultimo caso si veda il capitolo dolore.

Un traumatismo violento può danneggiare in alcune parti o completamente il plesso brachiale, traducendosi in una paralisi parziale o completa dei movimenti della spalla, del braccio o della mano o di tutto l'arto.

E' assai importante che l'iter diagnostico e terapeutico (fisioterapia, indagini elettriche e di neuroimmagini) venga impostato nei tempi e nei modi corretti per evitare dannosi ritardi e per ottimizzare le possibilità di ripresa.

Vi sono alcune situazioni in cui il recupero spontaneo é possibile, ma se ne cominciano a vedere i risultati entro un paio di mesi. Il miglioramento della sensibilità o la aumentata percezione di scosse, bruciori, tremori non costituiscono per sé un segno di ripresa. In molti casi, infatti, è necessario il trattamento chirurgico, l'unico in grado di ripristinare molte o parte delle funzioni perdute.

La chirurgia può essere impiegata nella microricostruzione nervosa in una prima fase, negli interventi di trasposizione tendinea secondaria (cosiddetti palliativi) in un secondo momento, nel trattamento del dolore da deafferentazione nervosa o in tutte queste cose insieme.